Resoconto del corso di Chimica Organica – a.a. 2024/2025

Anche quest’anno il corso annuale di Chimica Organica si è concluso con la sessione estiva di esami e i numeri raccontano un risultato incoraggiante: il 58% degli studenti che ha seguito con costanza ha superato l’esame. Di questi, l’84% ha ottenuto un voto tra 24 e 30, e il 58% di chi ha superato l’esame ha raggiunto il massimo dei voti.

È un dato importante, perché l’esame di Chimica Organica è notoriamente tra i più difficili del percorso universitario. Ma ancora una volta si conferma che seguire il corso con impegno, studiare con metodo, fare e correggere esercizi, approfondire e ragionare porta non solo a superare l’esame, ma a farlo con soddisfazione.

Un supporto prezioso è stato anche quest’anno il blog chimicaorganicadistabif.com, pensato per accompagnare gli studenti fuori dall’aula, con esercizi commentati, chiarimenti teorici, materiali integrativi, strategie di studio e una sezione dedicata alle attività di laboratorio, parte essenziale del corso.

In laboratorio, gli studenti hanno potuto sperimentare con le proprie mani: piccole sintesi, interpretazione di dati, osservazione dei prodotti e confronto con la teoria. Un’esperienza che allena alla precisione e al pensiero critico, e che contribuisce a formare il modo di “ragionare da chimici”.

So di avere una nomea severa e non la rinnego: in aula non consento distrazioni, né uso del cellulare, né conversazioni fuori luogo. Pretendo attenzione e rispetto per chi studia, per chi insegna e per il tempo che condividiamo. Ma in cambio, cerco di coinvolgere tutti, di stimolare il confronto, di ascoltare e incoraggiare: la partecipazione non è facoltativa, è parte integrante del metodo.

Purtroppo, capita ancora che alcuni studenti si affidino a persone non qualificate, che con superficialità riempiono la testa di idee sbagliate e strategie inefficaci. Disfare questa confusione richiede tempo e fatica: per questo insisto sull’importanza di studiare con metodo, guidati da chi conosce davvero la materia.

Quest’anno, più di altri, è stato commovente sentire i ringraziamenti sinceri degli studenti, anche da chi non ha preso 30, ma ha riconosciuto il valore del lavoro fatto insieme. Ci lamentiamo spesso delle nuove generazioni, ma forse i ragazzi hanno solo bisogno di essere rispettati. Quando percepiscono che dai tutto, rispondono con impegno, dedizione e gratitudine. È una forma di rispetto reciproco che dà senso a tutto il percorso.

A chi deve ancora sostenere l’esame, voglio dire questo: non sprecate tempo inseguendo scorciatoie o soluzioni facili. La Chimica Organica richiede studio, ma ripaga con la soddisfazione di capire, di riuscire, di costruire un metodo solido. Usate gli strumenti a disposizione, chiedete, esercitatevi, sbagliate e correggete: io sono qui per accompagnarvi, ma il percorso lo fate voi. Credeteci fino in fondo.

A tutte e tutti coloro che hanno affrontato questa sfida con serietà e passione: complimenti sinceri. La Chimica Organica non si limita a far superare un esame, ma allena a pensare con rigore, a osservare, a costruire soluzioni. E questo, nel tempo, fa la differenza.

Come ogni anno, mi mancheranno gli studenti che hanno condiviso con me un intero percorso fatto di lezioni, esercitazioni, laboratori, dubbi e progressi. È naturale che, una volta superato l’esame, ognuno prosegua il proprio cammino ed è giusto così.
Ma sappiate che rimango sempre a disposizione, per un consiglio, un chiarimento o semplicemente per rivedervi.
In fondo, un buon percorso non si dimentica.

BUONE VACANZE